Per un buon risultato nel processo di germinazione, è necessario garantire ai semi ed in seguito alle prime piantine, alcune condizioni ambientali indispensabili.
Queste sono: umidità, temperatura e luce. Per ottenere ed usufruire al meglio di queste condizioni, sarà opportuno ricorrere alla semina in ambiente protetto.
UMIDITA'
Quando si parla di umidità si fa riferimento a quella dell’aria e del substrato.
L’umidità del terreno è importante per ammorbidire i tegumenti del seme, in modo da velocizzare lo sviluppo di radici e germogli. Prima della germinazione infatti, il seme assorbirà grandi quantità d’acqua.
Ricorda che in questo caso, la scelta di un buon substrato adatto alla semina e quindi ben drenante ed areato, sarà premiante.
La maggior parte dei semi andranno ricoperti da una spolverata leggera di terriccio, fino a formare uno strato di 3-5 cm, oppure di 2 volte la dimensione del seme.
Per inumidire il terreno sarà necessario effettuare annaffiature tramite un nebulizzatore. Un terriccio inadeguato, eccessi d’acqua e ristagni, possono favorire il marciume del seme o malattie fungine all’interno del semenzaio.
Un substrato troppo secco provocherà scarsa germinazione o inesistente.
Un’elevata umidità dell’aria è essenziale per creare il microclima ottimale per la germinazione. Attraverso scambi gassosi tra gli stomi delle foglie, le piante potranno svilupparsi. Un ambiente ideale che mantenga un’umidità elevata e costante lo otteniamo nelle meni serre che troviamo in vendita anche online.
Grazie al coperchio ed a qualche goccia spruzzata attraverso il nebulizzatore sul substrato, si garantisce costantemente questa condizione. Proprio per questo, cliccando sul link in blu, spiego perché è un’ottima idea affidarsi ad una mini serra amatoriale. Qualora non si volesse acquistare un semenzaio, ci si può affidare al fai da te.
Si possono utilizzare contenitori di plastica e ricoprire il tutto con un coperchio trasparente, una lastra di vetro, oppure con la pellicola trasparente da cucina. Nel caso scegliessimo la pellicola, dovremmo tenerla sollevata con delle bacchette di legno per evitare il contatto con le piantine.
TEMPERATURA
La temperatura ha un ruolo fondamentale nell’avvio del processo biochimico della germinazione.
Quando i semi si separano dalla pianta madre, in genere entrano in una fase di riposo che solitamente nelle piante ornamentali, coincide con la stagione invernale. Per alcuni sementi con un tasso di germinazione più difficile, oppure semi più grandi, si potrà simulare questa condizione ponendoli in frigorifero prima della semina. Questa azione è chiamata vernalizzazione ed è in grado di incoraggiare la germinazione di alcune specie. Per germogliare e dopodiché svilupparsi, le piccole piantine hanno bisogno di calore. Solitamente la maggior parte delle specie, richiedono una temperature ambientale di 18-23 gradi; altre tipologie di piante avranno bisogno di una temperatura più alta, di 24-26 gradi. A differenza delle piante estive, le specie invernali come ad esempio le viole del pensiero, andranno seminate in cassone freddo, simulando per quel che si può, la stagione invernale.
Per garantire il più possibile questa condizione, si può ricorrere sempre ad una mini serra o semenzaio. Molti sono dotati di una resistenza riscaldante che ha il compito di aumentare la temperature all’interno. Le piccole piante appena germogliate, avranno bisogno che la temperatura del terreno e dell’ambiente rimanga calda, evitandogli eventuali sbalzi termici. Molti semenzai potranno superare le temperature sopra citate. Un caldo eccessivo è potenzialmente dannoso. Questa problematica si potrà risolvere con l’aggiunta di un termostato, che consente di scegliere a quale temperatura staccherà automaticamente la corrente della mini serra, per poi riattaccarsi non appena scende al disotto del range.
LUCE
Per la germinazione solitamente la luce è ininfluente, la maggior parte dei semi riesce a germogliare anche al buio.
Ma alcune specie, soprattutto i semini molto piccoli come il tabacco ornamentale, la germinazione avviene in presenza di luce, infatti non vanno ricoperti con del terriccio. Ma dopo la germinazione, oltre all’acqua, le sostanze nutritive e l’anidride carbonica dell’aria, la luce diventa un fattore importantissimo per la crescita. E’ una fonte di energia assolutamente necessaria, senza di essa le piccole piante non riuscirebbero a svilupparsi. Se abbiamo seminato in casa, nella maggior parte dei casi, la luce che penetra della finestra non è sufficiente. Durante l’inverno, tra giornate corte e giornate nuvolose, la scarsità di luce è un problema reale per le piante.
Senza l’apporto di una fonte di illuminazione sostitutiva, le piante potranno crescere a stento, filanti e sensibili alle malattie.
Le giovani piante hanno bisogno di 12-16 ore di luce al giorno per svilupparsi. Per fonte di luce aggiuntiva, si intendono le lampade a basso consumo specifiche per la crescita.
Vanno montate a 30 cm di distanza dalle piantine e normalmente sono sufficienti 30 watt di potenza per fornire l’impulso necessario allo sviluppo.
Queste tipologie di lampade emettono la luce dello spettro solare ed evitano la mancanza di clorofilla e l’allungamento dei fusti che si assottiglierebbero fino a spezzarsi. Se non si volesse ricorrere a questa situazione, si può utilizzare una finestra ben luminosa ma riparata dai raggi solari diretti, anche se non assicura al 100% la giusta crescita.